Letteratura: al via un nuovo progetto

Su “DOVEVAILPAESE” parte un nuovo progetto: verranno pubblicati dei racconti che alla fine costituiranno i capitoli di un romanzo.
Ognuno di questi racconti è, diciamo così, completo. Nel senso che ha un suo inizio e una fine. Non vuole lasciare con il fiato sospeso fino alla prossima puntata come succedeva sui giornali di fine Ottocento. La loro successione farà progredire un romanzo che, attraverso le vicende di un ragazzino nato nel 1962, ripercorrerà la storia del nostro paese con le sue tensioni, contraddizioni, successi e clamorosi capitomboli. Ci avvicineremo a questo bambino e lo vedremo crescere fisicamente, ma soprattutto modificare la sua sfera emotiva, sentimentale e culturale. Gli occhi del personaggio ci aiuteranno a guardare meglio il nostro passato e con esso la realtà nella quale viviamo oggi. Un’ultima cosa: anche se cercheremo di evitarlo, potrebbe succedere che la successione cronologica non sia sempre rispettata.
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L’INFLAZIONE CI SALVERA’?

Ringraziamo Medeaonline e Marco Di Mico per l’interessante articolo.   Per moltissimi anni il nemico pubblico dell’economia aveva un solo nome: inflazione. L’inflazione, si diceva, brucia ricchezza, toglie potere d’acquisto, rende più poveri, fa crescere il debito pubblico e costringe a pagare interessi più alti. Inoltre riducendo il valore della moneta anche sui mercati internazionali si autoalimenta, facendo crescere ancora … Continua a leggere

LA NUOVA LOTTA DI CLASSE. UNA GUERRA PERSA

In Italia i disoccupati sono 3.254.000. Nel 2007 erano (sembra incredibile) 1.401.000. In soli 6 anni abbiamo perso circa 1.800.000 posti di lavoro. Il nostro Pil è sceso di un altro 1,8%. E il debito pubblico ha continuato a crescere toccando, a ottobre 2013, la quota record di 2.085.321 miliardi. Anche il rapporto debito/Pil è peggiorato nel corso del 2013 … Continua a leggere

Una discriminazione inaccettabile

La redazione di DOVEVAILPAESE pubblica la lettera di una lavoratrice del commercio e si affianca a tutti i lavoratori di quel settore. “Scrivo questa lettera con arti tremanti, dolori muscolari, iperestesia, laringospasmo, idrofobia, aggressività e irascibilità. Ossia con i sintomi della “rabbia”. Sono rabbiosa perché sto verificando che i lavoratori non sono tutti uguali agli occhi dei nostri politici. Infatti, … Continua a leggere