Dovevailpaese pubblica una poesia intima e acuta, scritta con assoluta sincerità da chi si interroga sul rapporto uomo-Dio, su quanto ci sia di divino nell’uomo e di quale strada percorrere per congiungersi con la parte divina che risiede in noi.
POESIA
DI
MARCO DI MICO
LA RICERCA DELLA LIBERTA’
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Ognuno sente Dio nel cuore
Ma la mente spesso non lo vuole
Vogliamo la libertà
Nessuna imposizione
Neanche quella della verità.
Per questo lo rifiutiamo
Per questo lo neghiamo
Per questo non lo sopportiamo
Siamo un fiume che non vuole sponde
Che vuole far dilagare le sue onde
Siamo un toro scatenato, maleducato
Trascinato da un membro superdotato
Vogliamo ubbidire solo al nostro io
Essere noi stessi il nostro Dio.
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C’era un tempo e, purtroppo a volte c’è ancora, in cui il desiderio di affermarmi e di realizzarmi completamente, mi ha portato a rinnegare l’esistenza di Dio. Lo sentivo come un limite alla mia pienezza, alla mia libertà più assoluta. Nessuno deve dirmi cosa è giusto e cosa non è giusto; che cosa fare e cosa non fare, mi dicevo soddisfatto con una punta di orgolio. Pensavo di essere unico, illuminato, penetrante. E invece ero uno dei tanti. Tutta l’umanità è così. La disobbedienza a Dio è il nostro primo atto eseguito con coscienza (perlomeno così racconta la Bibbia).
C’è da chiederci se questa libertà assoluta e senza regole sia effettivamente un bene da ricercare. Chi l’ha sperimentata, poi, potrà valutare dove lo ha condotto e dove lo porterà.
Queste sono le riflessioni da cui è nata questa poesia.
e-book
http://www.bookrepublic.it/book/9788866935247-la-vicenda-di-un-lavoratore-bastardo/
versione cartacea
http://www.mondadoristore.it/vicenda-lavoratore-bastardo-Marco-Di-Mico/eai978886693036/