PINOCCHIO, LA SALVEZZA E IL LIBERO ARBITRIO

La favola di Pinocchio descrive il motivo per cui siamo stati creati, il nostro percorso per giungere alla Salvezza che Dio ha pensato per noi e il ruolo del libero arbitrio. 

Vediamolo insieme.

 

 

Geppetto è ricco d’amore che vorrebbe donare e che vorrebbe ricevere, perché l’amore per sua natura deve poter circolare, scambiarsi, spandersi, andare e ritornare. Allora si costruisce un burattino di legno anche se avrebbe voluto un figlio vero, umano come lui. Questo burattino, Pinocchio, potrebbe diventare umano, possiede già alcune facoltà: cammina, parla, ha una sua volontà e una sua intelligenza, ma per riuscirci deve migliorarsi, rinunciare al proprio egoismo e soprattutto amare il vecchio Geppetto che lo ha creato. Deve, cioè, rispondere a quell’amore che lo ha trasformato e portato all’esistenza. Pinocchio ha anche una qualità speciale, tipicamente umana, che nessun altro oggetto, pianta o animale possiede, la libertà di scelta, ed è proprio attraverso l’esercizio di questa prerogativa speciale che può guadagnarsi l’umanità e, di conseguenza, la vita piena. Esercitare la libertà, però, non è facile, perché se non giustamente indirizzata ti porta facilmente a sbagliare e infatti Pinocchio sbaglia, nonostante abbia una fatina e un grillo che lo consigliano e che tentano di fargli vedere quale sia la cosa giusta da fare. Pinocchio, però, è infatuato della propria libertà, pensa che questa si possa utilizzare senza sottometterla alla ragione e che esista esclusivamente per permettergli di divertirsi; mentre serve solo per scegliere di amare e amare Geppetto. Quando è all’apice del “divertimento”, ossia nel paese dei balocchi, gli errori commessi sono così tanti che perde anche la sua parziale umanità e diventa una animale, per l’esattezza un asino. Da animale non ha più la sua libertà e deve lavorare in un circo e ubbidire a un padrone.

Il Padre…ops Geppetto, intanto, che non si è rassegnato a perdere questa sua creatura rischia la vita per cercarlo e salvarlo. Si ritrovano nella pancia di un gigantesco pesce cane e qui Pinocchio riconosce tutti i suoi errori. Compie una vera conversione e inizia a una nuova vita fatta di premure e amore per il padre. La sua libertà viene, ora, utilizzata nella giusta maniera e Pinocchio si trasforma in un vero bambino, in un essere umano come Geppetto.

Anche noi uomini molto spesso non sappiamo gestire la nostra libertà. Commettiamo cose talmente brutte da farci desiderare di non averla. Se fossimo stati come gli animali che sono imprigionati nel loro istinto o gli astri che sono costretti ad obbedire leggi della fisica non ci sarebbero stati campi di sterminio, gulag, bombe atomiche ecc.
E, invece, noi uomini siamo liberi di fare il male, il bene e di essere indifferenti.
Perché?

Perché come Pinocchio dobbiamo diventare come nostro Padre Celeste e ricongiungersi a Lui. Ma per farlo è indispensabile che riconosciamo il Suo amore e lo riamiamo liberamente. Altrimenti moriremo asini, ossia non umani, come Lucignolo. La Salvezza è raggiungibile da tutti, basta utilizzare il nostro libero arbitrio per scegliere di amare Dio.

Marco Di Mico

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MARCO DI MICO
“LA VICENDA DI UN LAVORATORE BASTARDO”

versione cartacea

http://www.mondadoristore.it/vicenda-lavoratore-bastardo-Marco-Di-Mico/eai978886693036/

e-book

http://www.bookrepublic.it/book/9788866935247-la-vicenda-di-un-lavoratore-bastardo/