Marino minaccia il ritorno.

marino-e-il-papaMarino si è dimesso ma minaccia di ritornare. Non crediamo che Roma abbia bisogno di lui, semmai è il contrario. Per questo non può essere un buon politico e un buon amministratore. Perché ha frainteso lo scopo stesso della politica, che deve essere un servizio reso da chi può dare qualcosa e non una possibilità di arricchimento. Purtroppo siamo talmente abituati a considerare i politici dei ladri che potremmo anche pensare che in fondo 20.000 euro sono pochi. Che avrebbe potuto trafugare anche di più e che quindi sia una persona quasi onesta. La realtà, invece, è che i politici dovrebbero essere cristallini, puri e immacolati come bambini, perché stanno agendo in nostra vece e noi non vogliamo passare per dei ladri e dei disonesti insieme a loro.

 

Nel Vangelo di Luca, nella parabola dell’amministratore disonesto, leggiamo:

«Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto».

Poiché Marino si è professato cattolico, dovrebbe conoscerla, ma forse non è stato onesto neanche quando ha fatto quell’affermazione.

«Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto».

Questo deve essere il principio con cui valutiamo i nostri politici e amministratori. Ricordiamocelo quando andremo a votare la prossima volta.

MARCO DI MICO "LA VICENDA DI UN LAVORATORE BASTARDO"

MARCO DI MICO
“LA VICENDA DI UN LAVORATORE BASTARDO”

e-book

http://www.bookrepublic.it/book/9788866935247-la-vicenda-di-un-lavoratore-bastardo/

versione cartacea

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