JUVENTUS ROMA 05 OTTOBRE 2014

Ringraziamo ancora una volta Marco Di Mico per questo suo intervento calcistico-politico-antropologico-sociale.

Voglio ringraziare la Juventus per questa splendida vittoria sulla Roma. Una vittoria commovente, sincera, schietta, pura. Una vittoria che trascende il semplice risultato sportivo per divenire il modello, la bandiera di questa Italia degradata, corrotta, disonesta, ossequiosa, viscida, flaccida. Di questa Italia dove non serve essere preparati, ma è indispensabile venire raccomandati, di quest’Italia dove non è importante studiare e lavorare sodo, ma trovare la conoscenza giusta. Di quest’Italia di piagnoni, furbi e ruffiani, dove il successo e il riconoscimento sociale si comprano un tanto al chilo. Di questa Italia senza dignità, senza morale, senza giustizia, dove il disonesto viene osannato e la vittima lapidata. Di quest’Italia capovolta, dove non funziona niente e che pretende di ammodernarsi calpestando gli ultimi, i deboli, gli inermi. Di quest’Italia appecoronata, senza pudore, davanti a qualunque forma di potere, anzi di prepotenza. Ho visto dei giocatori con la maglia a strisce bianche e nere alzare le braccia verso il cielo con il volto implorante per richiedere una grazia a qualche santo venerato a Regina Coeli, all’Ucciardone, a Poggioreale, a san Vittore. E ho visto la lunga mano di questi uomini d’onore calare sulla Terra per esaudire quella richiesta. Con una naturalezza tutta divina, hanno stravolto gli eventi, modificato la realtà, le leggi, la morale. Hanno premiato chi non merita e punito il giusto. E poi, ho visto quegli stessi giocatori esultare per la gioia di essere i preferiti da quegli uomini di potere, di comando.
Per questo volevo ancora una volta esprimere il mio più sentito ringraziamento alla squadra e alla dirigenza della Juventus per essersi assunta l’onere di rappresentarci nel mondo con una sincerità, un’onestà assolutamente vera, trasparente, forse brutale.

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