Il nostro viaggio

terraDovevailpaese, per la sezione “Riflessi” pubblica IL NOSTRO VIAGGIO. Una riflessione, appunto, sul senso del nostro vivere e sull’incredibile avventura dell’umanità. .

 

Viaggiamo di generazione in generazione a bordo del nostro pianeta. Senza comprendere dove stiamo andando né perché. Non pilotiamo la nostra astronave, anzi è la Terra che ci conduce da qualche parte lontano, in un posto che non conosciamo né immaginiamo. Andiamo sempre avanti. È più forte di noi, lo abbiamo scritto nel cuore. Tutt’intorno vediamo un universo che non capiamo, una realtà che non possiamo interpretare, un futuro sconosciuto. Con coraggio proseguiamo la nostra missione. Spendiamo la nostra esistenza a educare la generazione successiva, coloro che viaggeranno al posto nostro. Siamo prigionieri del Tempo. Non possiamo tornare indietro per sanare i nostri errori. Siamo obbligati ad andare avanti, solo avanti in ogni senso. Ci affanniamo come fossimo immortali e invece la nostra missione è breve e spesso piccola, però nel nostro cuore aspiriamo all’eterno, all’infinito. Forse il nostro viaggio non ci condurrà da nessuna parte, forse è solo una scuola che di giorno in giorno, di generazione in generazione renderà l’umanità perfetta.

Marco Di Mico

 

MARCO DI MICO "LA VICENDA DI UN LAVORATORE BASTARDO"

MARCO DI MICO
“LA VICENDA DI UN LAVORATORE BASTARDO”

e-book

http://www.bookrepublic.it/book/9788866935247-la-vicenda-di-un-lavoratore-bastardo/

versione cartacea

http://www.inmondadori.it/vicenda-lavoratore-bastardo-Marco-Di-Mico/eai978886693036/

2 pensieri su “Il nostro viaggio

  1. Anthony Ceresa Dove va il paese, una domanda che ci si pone da oltre venti anni e la risposta é da nessuna parte. Lo scopo sostenuto da ciarlatani é centrato esclusivamente nell’occupare le poltrone per godere dei privilegi. La totale disinformazione manovrata da sciacalli, ha demolito l’interesse dell’elettorato a seguire la politica, e per il futuro si prevede l’elezione di incapaci per effetto della difficoltà a scegliere. mentre le fabbriche chiudono a causa dei costi della Politica che crea vantaggi ai prodotti di importazione.

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