Droga e Carità. Racconto-notiziario

drogas

LA NOTIZIA.

Circa il 10% degli italiani fra i 15 e 64 anni, quasi 4 milioni, ha assunto almeno una volta nell’ultimo anno una sostanza illegale. Cannabis e cocaina le droghe più diffuse. Lo afferma l’ultima Relazione annuale al parlamento sulle dipendenze (2015) messa a punto dal Dipartimento delle politiche antidroga.

Qui la fonte: http://www.ansa.it/legalita/rubriche/speciali/2015/09/11/drogaquasi-4-mln-italiani-consumatori-nellultimo-anno_d780f05a-9516-4487-96ed-0e5bbc3b4ffa.html

IL RACCONTO.

Questa mattina, al TG, ho sentito la notizia riportata sopra. Poi, dopo poco più di un ora sono entrato in una antica chiesa del centro di Roma. La messa è finita da poco e nell’aria c’è ancora un tenue profumo di incenso. Le navate sono vuote, in penombra, silenziose. .
«Dammi qualche soldo, pure solo un euro, per mangiare» dice il barbone al prete che sta lavando per terra.
«Non posso, ti ho detto di passare lunedì. Oggi è il turno di altri bisognosi. Siete tanti e io devo dare un po’ a ciascuno.»
«Ma io ho bisogno adesso non lunedì.»
«Non insistere, ti prego, non mi mettere in condizione di fare un torto a un altro che ha bisogno e che è solo meno insistente di te.»
«Tu non me li dai perché sono italiano.»
«Non te li do perché devo essere giusto. Ogni giorno ci sono dieci di voi e io rispetto questa scadenza.»
La contrattazione va avanti ancora un bel po’. Poi il barbone dice:
«Ci sono tanti ricchi, tanti ricchi e io non ho neanche da mangiare.»
Il prete apre il portafoglio e gli allunga cinque euro.
«Prendi, questi sono i miei, perché non voglio togliere niente a nessuno.»
Il barbone li prende e senza ringraziare se ne va. Mentre cammina dice: «Ci sono tanti ricchi che mangiano e bevono quando vogliono e che sprecano i soldi per la droga e io non ho da mangiare.»
Arrivato sul portone si gira e ripete: «Ci sono tanti ricchi che mangiano e bevono quando vogliono e che sprecano i soldi per la droga e io non ho da mangiare.»

Oggi ho veramente assistito a questa conversazione. E’ una strana coincidenza. Probabilmente non vuol dire niente, ma sento che, invece, racchiude un significato profondo. Una traccia della condizione umana. Un esempio della nostra stupidita, del nostro egoismo, o di qualcosa che ora mi sfugge.